Un’efficienza accettabile richiede specchi (e filtri) di grandi dimensioni, ragionevolmente resistenti a graffi e percussioni, protetti e bloccati da robuste armature, con facce assolutamente lisce e complanari, atti a fornire la massima luminosità: in questo campo, raggiunto un certo livello, è difficile e costoso progredire ulteriormente (le differenze, poi, s’apprezzano quando necessitano misurazioni estremamente precise, come fra due astri). L’amalgama, priva di sostanze metalliche e reattive (per resistere ad umidità e salino) e protetta da apposita vernice, è applicata sulla superficie anteriore in tutti i sestanti da noi proposti (salvo Davis MK15, nel quale è invece applicata sulla faccia posteriore), e ciò con lo scopo di tenerla più facilmente pulita ed asciutta e di evitare la pur leggera aberrazione dovuta all’attraversamento dello spessore da parte del raggio luminoso con forti angolature.